Sanremo 2022, quarta serata – Recensione Ignorante

La finale di Sanremo è come un grande evento sportivo, uno di quelli che arriva una volta all’anno. E la serata duetti? Anche meglio! 


A proposito di questi eventi, avete dimestichezza con il wrestling? No…molto bene. Detta in due parole l’evento annuale di wrestling più grande al mondo si chiama WrestleMania. Per i fan della disciplina questa equivale al Natale. Ma è forse l’evento più atteso dell’anno? No! L’evento più atteso, la Royal Rumble, avviene circa tre mesi prima dell’altro e in quell’occasione si decide chi sfida il campione del mondo a WrestleMania.

Tutto questo pippone a base di uomini oleati in mutande ha due scopi:
1- Serve a far capire come la serata cover/duetti di Sanremo è effettivamente più divertente della finale stessa.
2- A obbligarvi moralmente a iscrivervi al mio podcast di wrestling, altrimenti non potete continuare a leggere. Mi spiace non faccio io le regole. 

Detto questo, godiamoci l’evento più divertente della settimana sanremese, ma prima…


DISCLAIMER:
Ieri la burla del disclaimer è riuscitissima. Complimenti al mio amico (e contributor del blog) Sandro che, pur non avendo letto, ha comunque commentato “Ghigo Renzulli” sotto al post Facebook. Oggi le regole cambiano: se avete letto il disclaimer dovete commentare sostituendo con il nome del vostro papabile vincitore una parola nel titolo di un film famoso (Es. “Jurassic Massimo Ranieri”, “Travolti da un insolito Tananai”, “Noemi città aperta” e così via). Se non lo avete letto dovete iscrivervi davvero al mio podcast, bastardi!

HERE WE GO!

Noemi – You Make Me Feel Like a Woman (di Aretha Frankylin)
Mi metto comodo perché, per una volta, spero che Naso a Grattugia tiri fuori l’esibizione di una vita e cazzo se lo fa. La dizione è un po’ da chiostro di supplì della Garbatella, ma Noemi sembra nata per cantare pezzi di Aretha. Che se la smettessero di scriverle roba che non le appartiene.
Voto: 9

Giovanni Truppi – Nella mia ora di libertà (di Fabrizio De André) con Vinicio Capossela
Come già detto negli scorsi anni, la cover di De André salva sempre il culo. Anche se la fai male fa sempre la sua porca figura e Cataldo Baglio (con tanto di spilla anarchica a forma di cuore) si mostra ancora una volta bravo nella teoria e fastidioso nell’esecuzione. Capossela, dal ‘96 circa, è solo fastidioso, tronfio della sua boria. Mauro Pagani…era lì.
Voto: 5

Yuman – My Way (di Frank Sinatra) con Rita Marcotulli
My Way, oltre a essere l’inno nazionale delle teste di cazzo, è probabilmente la mia canzone preferita. Per farla bene il segreto è uno solo: avere al dito un anello da pollice con cui dare dei malrovesci e, al contempo, marchiare in faccia i tuoi nemici. Yuman l’anello l’aveva all’indice, quindi è venuta benino, ma non al massimo del potenziale.
Voto: 6–

Le Vibrazioni – Live and let die (di Paul McCartney) con Sofie and The Giants
Solo una domanda a Peppe Vessicchio: Ma pecché?
Il pezzo è ovviamente fighissimo, l’esecuzione da fiera di paese molto meno. La tizia che li accompagna (anche lei non certo un fenomeno) sarà chiaramente una marchetta per la casa discografica. E vabbè, prossimo!
Voto: 4,5

Sangiovanni – A muso duro (di Pierangelo Bertoli) con Fiorella Mannoia
Sangiovanni s’è scordato l’accappatoio sotto la giacca, così come s’è scordato cosa sia la metrica o l’intonazione. Diciamo che a questi cani con autotune non dovrebbero affiancare gente che sa cantare, tipo la Mannoia (che regge da sola il baraccone).
Voto: 5

Emma – Baby one more time (di Britney Spears) con Francesca Michielin
Ok, quando ho letto cosa portava Emma come cover m’ha preso benissimo. Speravo in una mega trashata, ma anche l’attacco rivisitato in chiave epica è una bombetta. Poi il pezzo rimane uguale all’originale con la stessa attitudine da sesso e unghie sulla schiena. Mezzo voto in meno per la Michielin che fa la coreografia con un palo in culo.
Voto: 8

Gianni Morandi – Medley con Lorenzo Jovanotti
Momento di silenzio quando realizzo che Jovanotti ha 56 anni, io 34 e sembro suo padre. E manco ha stonato!
Siccome dovevano cantare pezzi dagli anni ‘60 ai ‘90, Gianni Morandi ha ben pensato di cantare un medley inserendo anche pezzi propri. Geniale.
PS: se Jovanotti cantasse solo suoi brani fino al ‘97 non avrei nulla da obiettare.
Voto: 10

Elisa – What a feeling (di Irene Cara)
Elisa, a cui va dato il merito di aver di nuovo lavato i capelli, andrebbe spiegato che chiunque la stia conciando così in realtà la odia. Detto ciò, ovviamente, canta bene, ma tutto il resto è un cringe moment dopo l’altro. Non fatela partecipare alle coreografie, mai più.
Voto: 6,5

Achille Lauro – Sei bellissima con Loredana Bertè
Lungi da me andare contro Loredana, ma lo vogliamo dire che le canzoni di Mia Martini spaccano i coglioni e mandano un messaggio di sottomissione della donna terrificante? Vogliamo avere il coraggio di dire, nel 2022, che tutto sto magone d’amore è un filo esagerato e malato? Cioè, nello stesso periodo la Rettore cantava “il Kobra mi inchioda”…un minimo di leggerezza era concessa negli anni ‘80, lo giuro.
Voto: 10 alla Berté, 0 a quel coglione.

Matteo Romano – Your song (di Elton John) con Malika Ayane
Ah Matté, chiunque tu sia, non è che se canti in duetto con Malika Ayane devi cantare come Malika Ayane. Ributtatelo nel suo social da dodicenni, il pubblico boomer (cioè io) non apprezza.
Voto: 6 (solo per Malika)

Irama – La mia storia tra le dita (di Gianluca Grignani) con Gianluca Grignani
Prima dell’esibizione penso:
“Dimmi che il Grignone finge di cantare e gira il microfono verso il pubblico,
Dimmi che il Grignone finge di cantare e gira il microfono verso il pubblico,
Dimmi che il Grignone finge di cantare e gira il microfono verso il pubblico,
Dimmi che il Grignone finge di cantare e gira il microfono verso il pubblico,
Dimmi che il Grignone finge di cantare e gira il microfono verso il pubblico.”
Non l’ha fatto, ma è sceso tipo Jack Sparro…anzi meglio, Johnny Depp. Intendo Johnny Depp oggi. Strafatto come poche cose.
Smette di cantare tipo a metà e parlotta coprendo Irama dicendo “Questo va avanti”.
Messi vicino sembrano la pubblicità progresso “Gli effetti della droga”.
Voto: 10

Ditonellapiaga e Rettore – Nessuno mi può giudicare (di Caterina Caselli)
La Rettore cerca di far uscire dei suoni tra il silicone, Ditonellapiaga fa quel che può. Mancava un po’ di Ch-ch-ch-chimica!
Voto: 4,5

Iva Zanicchi – Canzone (di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva)
Ok, siamo seri. È forse brava a cantare questo pezzo? Sì. È una cover che si adatta a lei? Ancora sì. La odio? Sì. Mi farò influenzare da questo fatto?…
Voto: 5

Ana Mena – Medley con Rocco Hunt
A quanto pare stasera sarà Diletta Leotta a cantare assieme a un ragoniere dell’INPS. Molto bene.
Più due punti per il tributo a Jimmy Fontana e il medley scelto in generale, soprattutto per la blasfemia offerta da “Se mi lasci non vale” (if you know, you know).
Voto: 7,5

La rappresentante di lista – Be my baby (di The Ronettes) con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra
Ed ecco che ci giochiamo qualunque possibilità di vittoria alternativa. Dovrebbero capire che questa baracconata delle cover comunque conta ai fini del punteggio finale. Eh niente, son stati anche bravi ma ai tromboni sanremesi non piacerà. Magari ai loro figli (semicit.).
Voto: 7

Massimo Ranieri – Anna verrà (di Pino Daniele) con Nek
Da quando Nek ha i tatuaggi sul collo???
A parte questo lui è ok, Ranieri se fa un altro acuto sveglia tutte le pecore da Sanremo alla Valle d’Aosta.
Voto: 5

Interrompiamo le recensioni per celebrare il secondo tributo a Jimmy Fontana della serata. Grazie a Jovanotti che, dopo un reading pallosissimo, ha cantato “Che Sarà”.
Ora torniamo alla normale programmazione.

Michele Bravi – Io vorrei, non vorrei ma se vuoi (di Lucio Battisti)
Io capisco vestirsi in maniera estroversa, ma non è che sei obbligato a far schifo.
Seconda cover super paracula della serata, cantata pure di merda. Ecco bambini, così è come si violenta un classico.
Voto: 3

Mahmood e Blanco – Il cielo in una stanza (di Gino Paoli)
Faranno questo pezzo meglio di Mike Patton? No, nessuno lo fa meglio di Mike Patton.
Ciononostante il discorso è inverso rispetto alla Rappresentante di Lista: Mahmood e Blanco hanno beccato la giusta cover paracula con cui cementare la possibile vittoria.
Voto: 7

Rkomi – Medley Vasco Rossi con Calibro 35
Oh che bello, leggo medley Vasco Rossi e posso dare uno zero senza neanche ascoltare.
Voto: 0

Aka7even – Cambiare (di Alex Baroni) con Arisa
Bravo Tup e brava Arisa. Grossa lacrimuccia ogni volta che penso ad Alex Baroni o vedo i capelli rosa con radici nero corvino di Arisa.
Voto: 8

Highsnob e hu – Mi sono innamorato di Te (di Luigi Tenco) con Mr Rain
Adoro Tenco, ma l’orologio dice mezzanotte e 32 quando iniziano a stuprare questo brano, io ho sonno e sono abbastanza sicuro che ‘sto tizio avesse i tatuaggi in faccia l’altra sera.
Voto: 4

Dargen D’Amico – La bambola (di Patty Pravo)
È quasi l’una, non so se lo reggo senza passare subito agli insulti. La cosa che più mi fa incazzare di lui è come gesticola mentre canta ma devo ammettere che l’arrangiamento rap funziona, quindi sarà un’insufficienza leggera.
Voto: 5,5

Giusy Ferreri – Io vivrò senza te (di Lucio Battisti) con Andy dei Bluvertigo
Realizzo solo ora che Andy dei Bluvertigo è virtualmente sconosciuto se non aggiungi “dei Bluvertigo” al suo nome. Dev’essere terribile esistere nell’immaginario collettivo in relazione a un gruppo defunto. Petizione Change punto Org per rendere Andy noto. Come “Andy chi?”, Andy dei Bluvertigo!
Voto: Non ero attento. Presumo 5 politico.

Fabrizio Moro – Uomini soli (dei Pooh)
Ci sono poche cose più difficili da replicare rispetto alla pronuncia di Facchinetti in “Dio delle cittAOEUGH!!!”
È una via di mezzo tra a, eu, o con un pizzico di h qua e là. Fior fior di linguisti si chiedono come riesca Facchinetti a cantare quel verso così, ma ce l’avrà fatta Frabrizio Moro? No.
Voto: 4

Tananai – A far l’amore comincia tu (di Raffaella Carrà) con Rose Chemical

Aspettano l’1.14 di notte per fare l’unico tributo alla Carrà della serata ed è sta merda.
Voto: -40

Ragazzi, ci siamo quasi. René Ferretti ci ha assistito e ora siamo pronti. Spammate ovunque questo articolo e create hype per la finale.
Ci si legge domani.

Francesco Mandolini

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