Sanremo 2018, Notte 1 e 2 – Recensione Ignorante
Eccoci di nuovo con una sfavillante edizione Sanremodella Recensione Ignorante.
Come chi mi segue sui social già sa, non ho potuto seguire tutta la prima puntata del festival quindi quanto segue è un mash-up del giudizio sulle esibizioni avute durante le prime due sere. Per questioni di brevità ho preferito escludere ospiti e nuove proposte, già così è un bel papiro di insulti.
3, 2, 1, si comincia!
The Kolors: 5 (brutto, ma c’è di peggio)
Si nota subito una leggerissima fissazione per i tamburi ad minchiam che manco gli Slipknot. Testo francamente dimenticabile ma devo ammettere che non mi aspettavo l’assolo di coso là. Mi hanno sorpreso, bravi. Cioè non bravi nel senso “continuate così”, anzi, vi invito proprio al silenzio.
Herbal Metal e Fabrizio Moro: voto 6
Plagio o non plagio (tra l’altro l’autore è sempre lo stesso, Febo. Conta come plagio se si copia sé stessi? Se sì Zucchero è fottuto) portano un testo impegnato a Sanremo su un arrangiamento semplice ma sopportabile, cosa che inevitabilmente li farà falcidiare dalla giuria molto fru-fru del Festival. Già lo scorso anno Herbal Metal arrivò secondo con un testo sul femminicidio dietro a uno che ballava con la scimmia. Evidentemente non ha imparato dai suoi errori.
Lo stato sociale: 4,5
dio quanto mi stanno sui coglioni sti hipster, fortuna che quella moda sta passando…in favore della trap. Siamo fottuti e di brutto. Ah, il cantante è orribilmente stonato e musicalmente copiano i The Giornalisti, cioè il nulla.
Max Gazzè: 7
Un testo così poetico Gazzè non lo tirava fuori da anni, capace di rapire e dipingere atmosfere marinaresche. Per i nerd in ascolto: ricorda molto “Il Porto Proibito”. Probabilmente non sarà mai una hit radiofonica (e non è detto che sia un male) ma finora è uno dei pochi ad aver trasmesso qualcosa al sottoscritto.
Ex Pooh n°1: 4,5
Signori, la metrica, l’ortografia, la linguistica e la dizione come le conoscevamo sono state messe in discussione da questo brano. Vi cito solo alcune delle parole pronunciate da Facchinetti: “muaaahri dentro” “non cambia maaahieugh” “adesso non c’èeughh”. Potrei continuare a lungo ma vi risparmio. L’incolpevole Fogli si becca l’insufficienza per concorso esterno in stupro della lingua italiana da parte del Facchinetti.
Ex Pooh n°2: 5,5
Red Canzian non si rassegna alla fine degli anni ’80 e sforna il brano più anni ’80 che sento da True Survivor di David Hasselhoff. Anzi…ascoltando meglio è proprio quello! Cattivo Red, niente Baywatch per te stanotte.
Mario Biondi: 6
Ammetto che oltre “Shalala lala lala” l’unica cosa che so di Mario Biondi è che ha cantato al matrimonio di Leo Ortolani, il fumettista autore di Rat-Man (giuro, è vero). Che dobbiamo dire di questa partecipazione? Bravo è bravo, il brano è un jazz molto lento ma non si fa ricordare se non per la montatura degli occhiali.
Solo io ho notato un accenno a “Strangers in the night” nella melodia dei fiati?
Luca Barbarossa: 5,5
Il sommo poeta Barbarossa canta in romano ed è subito Mannarino. Questo per dire come stiamo messi. Non è nemmeno malaccio come pezzo, soprattutto quando dice “brindo/ a chi è come me/ nel bar/ della rabbia/ e più bevo e più sete me viè/ sti bicchieri so pieni de sabbia”.
Annalisa: 4,5
Per la serie “nomi a caso” eccovi: Annalisa! Ennesimo prodotto delle major che, disperatamente, tentano di creare un sound da Lady Gaga italiana coniugato però con un look da collegio salesiano. Ovviamente senza riuscirci.
Felice Caccamo: 4,5
Ma Crippa gioca ancora nel Napoli? [cit. molto colta]
A parte questo posso solo dire che il brano è dimenticabilissimo e lui è l’ennesimo sfiatato.
Elio E Le Storie Tese: 5
Mi piange il cuore. Ho dato agli Elii lo stesso voto dei The Kolors. La verità è che già dallo scorso ottobre, con l’orrido “Licantropo Vegano”, mi avevano deluso. La prospettiva della fine del gruppo con il concerto al Forum di Assago dello scorso 19 dicembre sembrava più che sensata, invece ci troviamo di fronte ad un caso di accanimento terapeutico.
Mi spiace, vi amo, ma bisognava lasciare andare il paziente prima.
Noemi: 4,5
Se dovessi descrivere la voce di noemi direi “un naso nella grattuggia”. Non ho mai capito cosa trovino in lei le major, la sua interpretazione fa venire voglia di prenderla a pugni ed è pure stonatina.
Decibel: 5-
Cazzo se sono indecifrabili. Fughiamo ogni dubbio: Bowie non c’entra una mazza con questo brano (nonostante il titolo). Sono la neutralità fatta musica. Non puoi dirne né male né bene. Mezzo punto in più per le giacche orribili ma coordinate.
Diodato e Roy Paci: 4,5
Solita voce sfiatata inutile di questi “cantanti” hipster. Roy Paci sta lì solo per mostrare i suoi baffi tinti. Evitabile.
Nina Zinna: 4,5
Mezza Mina, mezza Amy Winehouse, mezza cantante italiana fotocopia (scegliete voi quale). Non mi dice niente di niente ma almeno, una sera su due, ha azzeccato il vestito.
Renzo Rubino: 5
Altro sfiatato, evidentemente cantare non va di moda tra i più giovani. Usa locuzioni come “cardo viola” “custodire l’affetto dell’insolenza”. No, grazie. Peggio dei suoi testi solo le sue camicie.
Rosalino Cellammare: 5
Se il brano di Dalla era un inedito ci sarà pure stato un motivo no? Comunque bella giacca Ron. Cià cià!
Ornella Vanoni, Pacifico e i Bulgari: 5
Riporto qui una conversazione telefonica realmente accaduta con mia nonna:
F – “Nonna sei contenta che inizia Sanremo?”
N – “Miga tanto. C’è quel mostro…quello sgorbio…non el posso proprio vede!”
F – “Ma chi la Hunziker?”
N – “No, ma cutte Hunziker? Ornella Vanoni!!! non è no sgorbio quella? Con quela bocca…c’ha n’anno più de me…ma non se vergogna?”
Ecco, diciamo che la recensione l’ha fatta lei per me.
Servillo (non quello, l’altro) e Avitabile: 5
La vera notizia è che io un concerto di Avitabile me lo sono pure visto anni fa. Giuro che non fu nemmeno tanto male. Qui (presumo) che volessero fare un brano impegnato sulle periferie di Napoli con leggere influenze mediorientali. Missione fallita guagliò!
Le Vibrazioni: 2,5AHAHHAHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHAHHAH!!!!!!!!!!!!!!!
L’assolo di pigolio a metà pezzo m’ha bugato. Sono davvero l’antimusica, è difficile essere così stonati.
Baglioni: 3
Ha un set di scope su per il sedere, quando prova ad essere simpatico fa pure più danni, quando canta raglia. Poi c’è tutta la faccenda del papillon storto…
Hunziker: 7
La migliore dei conduttori. Come cazzo fa ad essere ancora identica a venti anni fa? Ride in maniera forzatissima alle orride battute di Baglioni ma riesce nella missione impossibile di risultare comunque simpatica.
Favino: 5,5
Canta meglio di ¾ dei cantanti in gara e presenta meglio del 50% dei conduttori. Non male dai.
Per oggi è tutto, ci vediamo domenica con uno speciale sulla finalissima.
Francesco Mandolini