Buona lettura!
THE DANISH GIRL, Tom Hooper
Film delicatissimo e mai banale che ha il grande merito di far scoprire a me l’attore protagonista Eddie Redmayne. Peccato che decida di rovinarsi la carriera (di sicuro non il conto in banca) con l’ultimo film di questa mia lista.
VOTO: 8+ magone
THE HATEFUL EIGHT: Quentin Tarantino
Un film che sembra uno spettacolo teatrale – e questo è bene;
Il secondo tempo rovina la magnificenza del primo – e questo è male;
Nel secondo tempo c’è la scena in cui Samuel L. Jackson si fa succhiare il biscione nero – e questo è bene;
Finisce con spari e sangue alla cazzo di cane – e questo è male!
Posso andare adesso?
VOTO: 7 (“Ha le capacità ma non si applica” cit. Maestra Nanda)
WHERE TO INVADE NEXT, Michael Moore
MIchael Moore si dà al buonismo spicciolo ma in compenso mi fa scoprire un sacco di cose interessanti sull’Europa, tipo che in Portogallo l’uso di droghe è legalizzato e che le prigioni norvegesi sembrano uno spot della Vans da quanto sono fighe e rock n’ roll. Non male.
VOTO: 6 e mezzo
JULIETA, Almodovar
Almodovar for dummies. Film tutto sommato godibile per via della presenza di Adriana Ugarte (meno nuda di quanto avremmo voluto) con un finale aperto (oh, il film è uscito da tipo 6 mesi, vi beccate lo spoiler e non rompete) che fa molto incazzare.
VOTO: 6 e mezzo
X-MEN APOCALYPSE, Brian Singer
A me gli X-Men hanno sempre fatto cagare ma questo film è piaciuto, quindi diffidate delle centinaia di recensioni che lo hanno massacrato. Notoriamente ho ragione io.
VOTO: 7 (alla faccia di chi ci vuole male)
ANOMALISA, Charlie Kaufman
Bellissimo e angoscioso. Vince il premio “che cazzo ho visto?” la scena di sesso tra manichini. Davvero…roba che perplime. L’averlo visto nel mezzo di una platea hipster fatta di risvoltini, instagram, baffetti, registi, zucche gialle, grafici, quinoa e poeti non aiuta il voto finale.
VOTO: 7 e mezzo (“Ha le capacità ma non si applica” cit. Maestra Nanda)
DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES, Jaco Van Dormael
Veramente un gran film. Si affrontano temi spinosissimi (religioni, alcolismo, povertà, violenza, guerre, maschilismo) in maniera acuta e sempre divertente. Sceneggiatura, regia ed interpretazione davvero di alto livello. Più che consigliato per ridere e riflettere.
VOTO: 8
CAFE’ SOCIETY, Woody Allen
Carino e sconclusionato, sulla scia degli ultimi Coen anche Allen campicchia sulla nostalgia per la golden era di Hollywood. Attori molto ispirati peccato che gli sceneggiatori si siano scordati di scrivere il terzo atto ed il film si concluda ad minchiam senza una vera storia principale a reggerlo. Coso ha anche smesso di fare Zuckerberg per qualche scena.
VOTO: 6+
IO, DANIEL BLAKE, Ken Loach
Probabilmente il miglior film del 2016 assieme a “Spotlight”. Gli do un punticino in meno solo per via del leggero paternalismo che traspare qua e là. In ogni caso merita una recensione più approfondita che mi obbligherò a fare.
Voto: 8+
DOCTOR STRANGE, Scott Derrickson
Lasciate stare il fatto che sia Iron Man magico (stessa barbetta, si bomba la squinzia, è un genio borioso e spaccone, fa battutine, ha una roba luminosa sul petto, etc…). In realtà la Marvel con Doctor Strange ha osato di più rispetto al suo oramai collaudatissimo e funzionalissimo canone (da leggere con l’accento sulla a). Gli effetti speciali fanno davvero la differenza trovate un cinema dove guardarlo che magari siete ancora in tempo. Se siete sensibili a sangue/rottura di ossa/ospedalizzazioni varie la prima mezz’ora sarà tostarella da digerire.
VOTO: 7 e mezzo
ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI, David Yates
Praticamente è “Gli Avengers con le bacchette magiche”. Di magia non c’è traccia se non come strumento di lotta, la trama è prevedibile e i personaggi hanno così poca profondità che sembrano scritti da un bambino di 5 anni che da grande vuole fare il veterinario. Per pietà non dico nulla sul comic relief delle fiamme dall’ano.
Ah c’è anche Johnny Depp biondo, grasso e cattivo.
Se vi piace sta roba (e la Rowling in generale) è molto probabile che siate ritardati.
VOTO: 5 e mezzo (da leggere “fa cagare ma è pur sempre meglio di Batman v. Superman”)