Avengers Endgame: voto 7
Sì sì, lo so che è da un anno che millanto una mia recensione su Avengers Infinity War e questa non arriva e nel frattempo siamo giunti alla seconda parte, Avengers Endgame. Per rimediare al torto ve la fornisco al volo in versione comparativa: Infinity Wars è molto bello, Endgame è bello.
Fine.
Ovviamente si scherza, però il concetto di base è quello.
La sensazione provata appena uscito dal cinema dopo la visione di Endgame è quella di essere stato ad un enorme banchetto. Ogni portata dagli antipasti al dolce era squisita ma me le hanno portate tutte troppo presto. Non si faceva in tempo ad assaporare l’antipasto che arrivava il primo, poi un’altro primo, poi i fritti, l’arrosto, carne, pesce, dolci, caffè, ammazzacaffè. Tutto buono ma a ritmo serratissimo.
Alla fine di un banchetto così non si ricorda più cosa si è mangiato, si prova solo una gran sazietà ai limiti del fastidio con un concreto rischio di rivedere tutte le portate ma in ordine inverso.
Questo è Endgame in pillole. Tutto bello, scritto molto bene (seppur con qualche minimo inciampo), 11 anni di storie intrecciate tra loro arrivano ad una conclusione univoca, intrigante e soddisfacente per lo spettatore, ma la roba da digerire rimane comunque tanta/troppa.
È un film grandioso che merita giustamente gli incassi che sta facendo, ma oggettivamente non va più in là di un discreto come voto.
Il Thanos che in Infinity War riesce a commuovere (seppur nella sua follia omicida) qui è solo l’ennesimo boss finale da sconfiggere, l’invenzione più vecchia della storia del cinema, un King Kong spaziale se vogliamo. Forse il più grosso rammarico di questo film.
Il lavoro degli attori, dei registi e della produzione (che non definisco nemmeno faraonica perché qui andiamo su cifre da PIL di un paese in via di sviluppo, roba che gli egizi se la sognano) è talmente perfetto che oramai non ha più senso valutarlo. La trama, seppur quasi impeccabile, presenta un paio di grossi scivoloni verso il finale (o meglio, l’ultima ora delle tre totali di durata del film), ma la politica di questo blog è quella di non spoilerare i film belli quindi dovrete vedervelo per scoprirli (o aspettare che mi decida tra qualche settimana, a bocce ferme, a far uscire una recensione spoiler), mi permetto solo di dire (da grande fan dei vari film di Ant-Man) che anche qui Paul Rudd fa la sua porca figura e si rivela fondamentale per la trama.
Lo rivedrei? In realtà sì, ma come per i grandi pranzi in famiglia dovrà passare del tempo.
Nel frattempo un grande applauso a chi ci ha fornito decine e decine di ore di intrattenimento di altissimo livello negli ultimi 11 anni, portando con enorme successo sul grande schermo quell’arte spesso derisa e dimenticata che è il fumetto. Un’arte oggi ineluttabile.
Francesco Mandolini
Rieccomi! Tra i film targati Marvel mi è piaciuto di più Venom: l’hai visto?
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Ciao! No, non ho ancora avuto modo di vederlo ma da quello che ho capito hanno snaturato molto il personaggio…
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Era inevitabile farlo: la Sony aveva i diritti di Venom ma non quelli di Spider – Man, e quindi ha dovuto riscrivere la storia del primo in modo tale da farla funzionare anche in assenza del secondo. Nonostante questo spiacevole inconveniente il film di Venom si è rivelato una figata assurda, e infatti gli ho anche dedicato una recensione (molto ironica e autoironica): https://wwayne.wordpress.com/2018/10/06/venom/. Spero che ti strappi qualche risata! 🙂
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