Italiani fascisti merdosi, facce da cazzo che votate Lega, razzisti sfruttatori collusi con la mafia, abbonati alle curve da stadio, appassionati del ducie ducie, negazionisti della Shoah, picchiatori di froci, cattoputtanieri baciamadonne, antibarconi e antiONG, evasori fiscali, maschilisti vigliacchi che picchiate e uccidete le donne, analfabeti funzionali e di ritorno ho una buona notizia per voi: forse (e dico forse) contrariamente a quanto ho sempre pensato il problema non è insito nel vostro DNA. Non siete nazisti, siete solo incredibilmente stupidi, vuoti, manipolabili ed ignoranti.
Questa è la lezione di fondo del film Jojo Rabbit, una favola tragi-comica per bambini e adulti su come i regimi possano facilmente plasmare le menti di popolazioni intere, ma anche di come il razzismo, il nazismo ed il fascismo abbiano un antidoto: entrare in contatto con l’altro.
Un vecchio adagio dice che “il razzismo si cura viaggiando”, nel senso che solo incontrando popoli diversi e vedendo che le loro vite (e problemi) sono proprio come le nostre si può andare oltre questa irrazionale paura. Allo stesso modo nel film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale il piccolo Jojo – 10 anni, fanatico del nazismo con un particolare amico immaginario in Adolf Hitler – venendo a contatto per la prima volta con degli ebrei (non spoileriamo troppo) scopre che questi non sono dei mostri demoniaci che succhiano il sangue e dormono appesi come pipistrelli ma…persone normali proprio come lui.
Adesso provate a immaginare, o somme teste di cazzo fasciste che non siete altro, di traslare questa lezione nel 2020. Pensate di trovarvi di fronte ad un ragazzo somalo che magari arriva da una traversata lunga mesi, prima nel deserto, poi per mare, senza cibo, acqua, soldi, riscaldamento, aria condizionata, costantemente picchiato ed ogni passaggio di confine da guardie corrotte, lontano da famiglia, figli, affetti che magari sono già stati affidati a viaggi della morte simili, ecco, incredibili idioti offuscati da decenni di Canale 5, veline e calcio, ora avreste il coraggio di lamentarvi con lui dei 40€ al giorno, degli hotel e tutte quelle fesserie propagandistiche che vi bevete ogni giorno o fareste come la co-protagonista femminile del film (una grandissima Scarlett Johansson) e vi togliereste il pane di bocca (rischiando la vita nel caso specifico) pur di aiutare un altro povero essere umano?
Immaginavo.
Tornando alla pellicola Taika Waititi (che del film è produttore, sceneggiatore, regista e attore) è immenso nel ruolo di Hitler amico immaginario, tanto da farsi perdonare il suo film precedente, quella porcata di Thor Ragnarok. E’ stato capace di unire leggerezza e aggressività nella sua interpretazione del dittatore nazista, a tratti spaventosamente identico all’originale nelle movenze e nel modo di urlare/parlare.
La Johansson, tolti i panni della Vedova Nera, si conferma in grandissimo spolvero in questo 2019 anche nei ruoli drammatici (penso al recente Marriage Story, candidato agli Oscar), così come anche Sam Rockwell nei panni del Capitano Klezendorf, uno dei comprimari.
Ma la menzione d’onore va al piccolo protagonista Roman Griffin Davis, che a soli 12 anni è capace di reggere da solo il 90% del film. Il piccolo Jojo è presente nella quasi totalità delle scene girate e l’arco compiuto da questo personaggio è incredibile. Ogni minuto che passa la sua fede nel Reich vacilla sempre più. Questo lento e graduale passaggio viene testimoniato dalle sue reazioni agli atti compiuti dagli altri della Gioventù Hitleriana, dal linguaggio che usa nei confronti degli ebrei ed in ultimo (tocco di classe della produzione) dal vestiario adottato scena dopo scena.
Un po’ come accadde 22 anni fa con “La vita è bella” la tragicità dell’argomento viene filtrata dagli occhi di un bambino, rendendo tutto un po’ più magico ed anche comico. E proprio come ne “La vita è bella” i liberatori dell’Europa dalla tirannide nazifascista hanno il bandierone a stelle e strisce…vabè, magari questa leccata di culo porterà bene a Waititi agli Oscar 2020 come capitò a Benigni nel ‘98.
Jojo Rabbit: Voto 8,5
PS: che bomba la colonna sonora con i Beatles e Bowie in tedesco.
Consiglio: rendere la visione obbligatoria per gli italiani medi, magari qualcuno rinsavisce.
Francesco Mandolini